26 Maggio 2007 Inaugurazione del Parco Matto
Lo slogan "Un parco di tutti un parco per tutti" è stato scelto per accompagnare il progetto del Parcomatto, l'area verde che sarà inaugurata sabato 26 maggio prossimo alle ore 17.30 a Cibeno di Carpi, all'incrocio tra le vie Don Saltini e Morselli, dopo tre mesi di lavori. L'area verde così creata nel quartiere Peep di via Tre Ponti, attualmente abitato da un migliaio di famiglie, interessa quasi 18 mila metri quadrati di superficie, collocati tra le vie Don Saltini, Voltolini e Morselli, progettati dopo un confronto alla pari che ha visto coinvolte alcune classi della scuola primaria Don Milani, i cittadini, gli amministratori, i tecnici del verde e il settore Istruzione, che ha promosso, finanziato e sostenuto il Laboratorio partecipativo coordinato dall'associazione Camina, un percorso nel quale i cittadini manifestano le loro esigenze e aspettative, si approfondiscono i problemi e si prospettano soluzioni. La scelta di progettare attraverso questo Laboratorio partecipativo, durato complessivamente due anni, ha permesso di uscire dagli schemi consueti di progettazione e di far sentire agli stessi partecipanti come proprio il risultato finale. 250 mila euro il costo a carico delle casse comunali di realizzazione del Parcomatto, chiamato così proprio su indicazione degli alunni della scuola primaria Don Milani (l'attuale classe 3°U e i ragazzi che hanno frequentato la 5°U l'anno passato) oltre che dei membri del Consiglio dei Ragazzi cittadino "perchè in fondo le idee dei bambini sono sempre un po' matte".
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il Sindaco Enrico Campedelli, gli assessori alle Politiche scolastiche Maria Filippi, all'Ambiente Mirco Arletti e ai Lavori pubblici Carmelo Alberto D'Addese, oltre all'architetto Monia Guarino dell'associazione Camina. Dopo il taglio del nastro, un rinfresco offerto dal Centro sociale Cibeno Pile e il lancio di palloncini chiuderanno la giornata di festa.
26 maggio: inaugurazione del Parco Matto
Il rinfresco offerto dal centro sociale Pile, che ha collaborato in diverse fasi al progetto del laboratorio partecipato |