Descrizione
Nidi d’infanzia e servizi educativi
Sul territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2024-2025 sono funzionanti:
9 nidi d’infanzia comunali gestione diretta e 1 in appalto per un totale di 527 posti;
4 nidi privati di Carpi con 180 posti comunali appaltati e finanziati;
14 nidi e servizi educativi (0-3 anni) con 107 posti convenzionati con l’Unione e da essa finanziati;
16 nidi e servizi educativi (0-3 anni), autorizzati al funzionamento e – dove previsto dalla normativa accreditati – con 130 posti interamente privati.
Il totale dei bambini frequentanti i nidi e servizi educativi alla prima infanzia nell’Unione è quindi, dicembre 2024, pari a 944 (+26 bambini frequentanti rispetto allo scorso anno, +70 negli ultimi due anni, +122 negli ultimi tre).
Sempre a dicembre 2024, l’incremento dei nati – specie a Carpi e a Novi di Modena – è stato rispetto all’anno precedente di + 79 bambini residenti.
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
69 frequentanti a Campogalliano, pari al 62,73% dei bambini residenti in età (+9,35% rispetto all’anno scorso);
669 frequentanti a Carpi, pari al 47,55% dei bambini residenti in età (quasi costante +0,01%rispetto all’anno scorso);
65 frequentanti a Novi di Modena, pari al 34,95% dei bambini residenti in età (-0,59% rispetto all’anno scorso);
141 frequentanti a Soliera, pari al 47,32% dei bambini residenti in età (-1,74% rispetto all’anno scorso).
I bambini con cittadinanza non italiana frequentanti sono 55 (5,83% degli iscritti, in calo rispetto all’anno precedente).
I bambini con disabilità certificata sono 16 (erano 8 nel 2023-24).
Il 47,18% dei bambini residenti in età 0-3 anni nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine frequenta il nido d’infanzia (in lieve crescita di 0,05% rispetto all’anno scorso, pur con un incremento dei nati).
Secondo quanto espressamente stabilito dal Piano nazionale italiano di ripresa e resilienza (PNRR) nell’estate 2021 e di tutte le connesse politiche nazionali e regionali, l’obiettivo è portare l’Italia al di sopra della soglia del 33% del tasso di educazione (rapporto tra bambini frequentanti i servizi alla prima infanzia / bambini residenti in età) stabilita nel consiglio europeo di Barcellona più di venti anni fa (2002), poi confermato dalla Commissione europea in relazione alla strategia Europa 2020 per quanto riguarda il programma Istruzione e formazione 2020 (ET 2020).
Tale obiettivo per il nostro territorio, ormai del tutto consolidato dopo gli effetti pandemici e della crisi economica, è quindi stato raggiunto e ampiamente superato.
Se consideriamo il tasso di risposta alle domande di iscrizione ai nidi di infanzia (comunali e convenzionati) pervenute nell’anno scolastico 2024-2025, sul territorio dell’Unione le risposte evase rispetto alle richieste di iscrizione sono in complesso l’82,28% a dicembre 2024 (+1,81% in riferimento allo scorso anno).
In specifico, questi sono i dati relativi ai 4 comuni dell’Unione calcolati a fine 2024:
a Campogalliano le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 91,11%
a Carpi le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 84,40%
a Novi di Modena le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 80,95%
a Soliera le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 70,64%.
Nel corso dell’anno, a fronte di rinunce e nuove iscrizioni, le liste d’attesa vengono aggiornate (in ottobre ed in gennaio di ciascun anno) e si dà luogo a nuovi ingressi (fino al mese di marzo di ciascun anno), anche grazie alle politiche regionali di sostegno allo scorrimento delle liste di attesa. Grazie a questi interventi, all’offerta di nuovi posti convenzionati con il pubblico ma anche di posti aggiuntivi che i gestori intendono mantenere privati, il tasso di risposta alle domande d’iscrizione al nido d’infanzia per l’Unione delle Terre d’Argine arriverà ad avvicinarsi al 90% delle richieste, assicurando una progressiva positiva risposta a nuovi bambini.
Nel territorio dell’Unione sono infine autorizzati e funzionanti quattro Piccoli Gruppi Educativi, tre sezioni ‘primavera’ e due servizi sperimentali presso le scuole d’infanzia comunali Arcobaleno e Peter Pan, i Centri bambini e Famiglie “Scubidù” di Carpi, “In Erba” di Soliera, “Aquilone” di Novi e “Girotondo” di Rovereto. I frequentanti di quest’ultimo servizio (CBF) sono mediamente circa 95 a settimana.
Scuole dell’infanzia
Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2024-2025 sono funzionanti:
9 Scuole d’infanzia comunali, per complessive 29 sezioni (come lo scorso anno scolastico);
15 Scuole d’infanzia statali, per complessive 53 sezioni (come lo scorso anno);
10 Scuole d’infanzia paritarie autonome, per complessive 29 sezioni (+1 rispetto allo scorso anno.
Il totale dei bambini frequentanti nelle 111 sezioni funzionanti è di 2.311 (+82 bambini, dato in significativo aumento rispetto allo scorso anno scolastico).
I bambini iscritti con cittadinanza non italiana dichiarati dalle scuole (al momento delle iscrizioni, senza quindi tenere conto di eventuale acquisizione di cittadinanza italiana stimabile tra il 5 e il 10% sul totale) sono 492 (il 21,29% del totale, in lieve calo -0,33%, rispetto all’anno scorso).
I bambini con disabilità certificata sono 80 (7 in più rispetto all’anno precedente).
Oltre il 98% dei bambini residenti nel territorio dell’Unione si iscrive alla scuola d’infanzia.
Il documento sottoscritto dai paesi europei nel Consiglio Europeo di Barcellona del 2002, prevedeva in relazione alle scuole d’infanzia, di raggiungere entro l’anno 2010 l’obiettivo della soddisfazione del 90% della domanda potenziale. In seguito, la Commissione europea con la strategia Europa 2020 ed il programma Istruzione e formazione 2020 (ET 2020) ha portato il parametro di soddisfazione della domanda di scuola di infanzia, da raggiungere entro il 2020, al 95%.
La nuova strategia europea (Agenda 2030) prevede, per i bambini di età superiore ai 4 anni, un nuovo obiettivo da conseguire per il 2030: il 98% dei residenti in età.
Il risultato ottenuto dall’Unione Terre d’argine in relazione anche a questo obiettivo risulta quindi del tutto coerente con i prefissati indirizzi UE.
Se consideriamo il tasso di risposta alle domande di iscrizione alle Scuole dell’infanzia pervenute nell’anno scolastico 2024-2025, sul territorio dell’Unione le risposte evase rispetto alle richieste di iscrizione sono in complesso il 100%.
Scuole primarie
Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2024-2025 sono funzionanti 22 Scuole primarie di cui 2 private/paritarie.
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
a Campogalliano: 1 Scuola primaria (17 classi con una media di 20,0 alunni per classe);
a Carpi: 16 scuole primarie, di cui 2 paritarie (145 classi con una media di 20,5 alunni per classe);
a Novi di Modena: 2 Scuole primarie (16 classi con una media di 21,5 alunni per classe);
a Soliera: 3 Scuole primarie (32 classi con una media di 18,5 alunni per classe).
La media complessiva degli alunni per classe nelle scuole primarie dell'Unione è di 20,21 alunni (-0,13 rispetto allo scorso anno).
Il totale degli alunni frequentanti è di 4.245 (-142 iscritti frequentanti, in diminuzione, rispetto allo scorso anno scolastico) distribuiti in 210 classi (-5 rispetto a un anno fa).
Gli alunni con cittadinanza non italiana dichiarati dalle scuole al momento delle iscrizioni sono 1.072 pari al 25,25% del totale, in lieve aumento dello +0,70% rispetto al dato dell’anno precedente).
Gli alunni con disabilità certificata sono 248 (5,84% del totale, quasi costanti rispetto all’anno precedente in cui erano il 5,77%).
Scuola secondaria di primo grado
Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2024-2025 sono funzionanti 8 Scuole secondarie di 1° grado, di cui 1 paritaria.
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
a Campogalliano: 1 Scuola secondaria di 1°grado;
a Carpi: 5 Scuole secondarie di 1° grado, di cui 1 paritaria;
a Novi di Modena: 1 Scuola secondaria di 1° grado funzionante su due sedi: Novi e Rovereto;
a Soliera: 1 Scuola secondaria di 1° grado.
Il totale degli alunni frequentanti è di 2.973 (in diminuzione di -78 ragazzi, raffrontando il dato con quello dell’ultimo anno scolastico) distribuiti in 131 classi (-3 rispetto allo scorso anno), di cui con cittadinanza dichiarata non italiana 752 (pari al 25,29% del totale degli alunni, in aumento, +2,81% rispetto all’anno scolastico scorso).
Gli alunni con disabilità iscritti sono complessivamente 157, il 5,28% del totale (con un incremento dello +0,66% rispetto all’anno scorso).
Le scuole secondarie di secondo grado presenti (unicamente a Carpi) sono:
Liceo Scientifico Statale "Manfredo Fanti";
Istituto d'Istruzione superiore "Antonio Meucci";
Istituto Professionale Statale per l'industria e l'artigianato "Giancarlo Vallauri";
Istituto Tecnico Industriale Statale "Leonardo da Vinci".
Nell’anno scolastico in corso (2024-2025), a fronte di 222 (+7 rispetto a un anno fa) classi presenti, il totale degli studenti è di 5.192 (in significativo aumento, +228, nel confronto con il 2023-2024).
Gli studenti con cittadinanza non italiana dichiarati dalle scuole al momento delle iscrizioni sono 824 (pari al 15,87% degli alunni, in lieve aumento, +0,32%, rispetto all’anno scorso).
Gli alunni disabili sono 168 (pari al 3,24% del totale, in crescita +0,38% rispetto al precedente anno scolastico).
In aumento anche il dato degli iscritti al CPIA, Centro Istruzione Adulti di Carpi.
Queste le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche e Presidente dell’Unione Terre d’Argine, Daniela Tebasti:
“Al di là delle analisi più puntuali che la pubblicazione annuale consente, possiamo evidenziare alcune direttrici interpretative dei dati appena pubblicati:
Rispetto allo scorso anno, si conferma la tenuta e la crescita della maggior parte dei parametri relativi ai nidi e ai servizi educativi alla prima infanzia. Nel dettaglio, più posti pubblici, convenzionati e privati (autorizzati al funzionamento e accreditati) creati (+26 bambini frequentanti rispetto allo scorso anno, +70 negli ultimi due anni, +122 negli ultimi tre) grazie anche alle recenti misure regionali di sostegno alle famiglie e ai gestori di cui vorremmo chiedere proroga e ampliamento; più bambini frequentanti i servizi 0-3 (ci stiamo progressivamente avvicinando a quota 1.000, dato impensabile anche solo fino a qualche anno fa); un tasso di educazione (stabilito dal rapporto tra bambini frequentanti i servizi alla prima infanzia / bambini residenti in età) che supera il 47% nel nostro territorio; un aumento nella risposta di offerta di nidi pubblici e convenzionati alle famiglie che, sempre più numerose, fanno domanda del servizio (a dicembre siamo a oltre a 8 risposte positive su 10); una grande soddisfazione delle famiglie per i servizi frequentati (nell’ indagine di customer care del 2024 i nidi di infanzia ottengono il punteggio di 9,0/10), e, da ultimo ma non meno importante, il significativo incremento dei bambini nati residenti, che segna un’inversione di tendenza al calo demografico sul nostro territorio. Siamo però consapevoli che diverse famiglie non hanno ancora trovato posto al nido: tra gli obiettivi di mandato, confidenti nel supporto dello Stato e della Regione, vogliamo continuare ad aumentare i posti nido convenzionati con il pubblico e a stimolare un’offerta privata di qualità, per riuscire a dare una risposta in tempi brevi alla quasi alla totalità dei richiedenti. Chiediamo quindi alle famiglie residenti ancora in lista di attesa di pazientare: l’impegno è di offrire, anche nel corso dell’anno educativo, una risposta piena e limitare ulteriormente le liste di attesa ancora presenti nel nostro territorio, promuovendo anche un’offerta flessibile e diversificata di servizi educativi e integrativi al nido – come i Centri Bambini e Famiglie – in tutti e 4 i Comuni dell’Unione;
Si conferma quindi il consolidamento del già alto tasso di scolarizzazione dell’intero sistema territoriale integrato di educazione ed istruzione (bambini da 0 a 6 anni). Numerosi sono i dati positivi che avvalorano questo: come già visto, ormai un bambino su due frequenta i servizi educativi pubblici e privati per bambini fino a 3 anni (la frequenza di oltre il 47% di bambini residenti nei Comuni dell’Unione è un dato di rilievo assoluto anche rispetto all’intero panorama nazionale), nonché la sostanziale universalizzazione dei frequentanti le scuole di infanzia (pari al 100% dei bambini da 3 a 6 anni richiedenti e oltre al 98% di quelli residenti). Per quanto riguarda le scuole d’infanzia, in particolare, è importante sottolineare la crescita di ben 82 bambini frequentanti rispetto all’anno scorso, segno forse anche questo di una ulteriore mitigazione del calo demografico. Da evidenziare il pieno e anticipato raggiungimento di tutti gli obiettivi “educativi” europei, dettagliati anche nel PNRR nazionale;
La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado si devono invece ancora confrontare con il calo demografico, con conseguente perdita di allievi e di sezioni, specie nelle scuole cosiddette “a modulo”, cioè prive del “tempo pieno”, dove le richieste e gli apprezzamenti dei genitori sono invece in aumento. Siamo certi che il territorio, anche grazie ad un’offerta scolastica coordinata ed innovativa, saprà cogliere la sfida favorendo proposte interessanti e qualificate di estensione ed “apertura” dell’offerta, supportate anche dall’Ente Locale. Auspichiamo che il governo assicuri la conferma dell’organico degli insegnanti e del personale scolastico, che ha consentito – ma solo in parte – negli ultimi anni la riduzione della media di alunni per classe e una didattica più incisiva e di qualità;
Il dato certamente più rilevante rimane la grandissima qualità riconosciuta e la conseguente attrattività (anche fuori i confini della nostra Unione) delle scuole superiori del nostro territorio. Quest’anno gli iscritti frequentanti sono 5.192, ben oltre la soglia dei 5.000, con un aumento importante in tutte le nostre 4 scuole presenti a Carpi, che rappresentano un’offerta diversificata ma complementare, aggiornata alle nuove tecnologie e coerente con le competenze richieste e ricercate, considerata evidentemente idonea sia dal punto di vista della formazione e della crescita dei ragazzi/e, che del tutto rispondente alle richieste del mercato del lavoro. Il dato dell’incremento di iscritti dall’anno precedente (+228) è davvero notevole: il trend di crescita continuo è ormai ultradecennale, ma è importante notare che negli ultimi anni, nonostante il calo demografico avesse già impattato sulla scuola secondaria di primo e secondo grado, gli iscritti alle scuole superiori sono passati da 4.733 del a.s. 21-22, ai 4.797 del 22-23, ai 4.964 dello scorso anno fino ai quasi 5.200 di oggi. Il 2025 sarà finalmente anche l’anno in cui saranno resi disponibili per le scuole superiori ulteriori spazi laboratoriali attrezzati presso la nuova palazzina ubicata nel cortile del Liceo, grazie all’intervento di Regione e Provincia e per cui abbiamo chiesto importanti finanziamenti finalizzati agli allestimenti degli stessi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e per i quali confidiamo di avere a breve risposte positive; nonché grazie al progetto “In Campus” che intende “aprire” le scuole e individuare ulteriori “spazi educativi” lungo l’intero asse (o campus) di via Peruzzi, in particolare per i ragazzi, anche in orario extrascolastico;
La scuola dell’Unione si conferma poi aperta ed accogliente per tutti i bambini e ragazzi con disabilità. Grazie alla continua collaborazione tra Istituzioni scolastiche ed Ente Locale è stato infatti possibile predisporre un’offerta inclusiva per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Non lineare risulta il numero e la percentuale di alunni frequentanti con cittadinanza non italiana: cresce nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado, diminuisce nelle scuole d’infanzia, è quasi costante alle superiori. Risulta importante considerare che il dato sugli alunni/e stranieri riportato in pubblicazione è quello rilevato e dichiarato dalle scuole al momento delle iscrizioni; non considera pertanto l’eventuale ottenimento della cittadinanza italiana nel corso degli anni di frequenza di quell’ordine di scuola (stimabile tra il 5 e 10% del totale indicato). Il fenomeno di queste oscillazioni potrebbe quindi essere motivato, oltre che dal progetto migratorio delle famiglie, anche dall'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di diversi studenti frequentanti;
- Mi preme evidenziare che nel 2025 sarà rinnovato il Patto per la scuola dell’Unione Terre d’Argine ora in scadenza, ovvero l’importante accordo che regola, per il nostro territorio, i rapporti tra l'Ente Locale, le Istituzioni scolastiche statali e paritarie (dalle scuole d'infanzia alle secondarie di 2° grado), il CPIA territoriale e la Formazione professionale in un'ottica di condivisione e corresponsabilità. Il “nostro” Patto sarà rinnovato dopo un ampio e trasparente percorso partecipato che coinvolgerà tutte le componenti del sistema territoriale di istruzione (docenti, dirigenti e personale scolastico, studenti, genitori), l’intera comunità educante, i cittadini, i consiglieri e gli amministratori del territorio, etc. L’obiettivo sarà quello di aggiornare e caratterizzare questa importante intesa sia dal punto di vista operativo e normativo che, soprattutto, identificando le principali sfide del momento, individuando insieme i contenuti prioritari sui quali agire. Tra questi, anche in relazione agli indirizzi e alle linee di mandato dell’Unione e dei 4 Comuni, possiamo ad esempio indicare la necessaria innovazione dei servizi alle scuole e di contenuti e sezioni specifiche (come ad esempio l’orientamento, l’allargamento di un offerta formativa qualificata, l’educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità ambientale, la corresponsabilità nell’educazione al digitale, l’assistenza all’autonomia e comunicazione, il protagonismo degli studenti); la ricerca e l'applicazione di una didattica sempre più innovativa e inclusiva, mantenendo un’offerta scolastica primaria e secondaria il più possibile equilibrata territorialmente, in grado di rispondere con efficacia sia ai flussi demografici che agli effetti delle varie urgenze ed emergenze che riguardano i giovani: da una parte continuare a contrastare i rischi di isolamento, demotivazione, dispersione scolastica e “ritiro sociale”, di promozione del “ben-essere” a scuola, di sviluppo delle life skills (competenze per affrontare la vita e non solo la scuola), del rispetto delle regole e della legalità, di ferma opposizione ad ogni forma di violenza, pregiudizio e stereotipo. È importante, a tale proposito, citare il grande investimento di risorse pubbliche sulla qualificazione educativa e scolastica sostenuto in modo molto significativo anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che annualmente destina risorse notevoli alle scuole di ogni ordine e grado pubbliche e paritarie del territorio.”