Siglato un nuovo accordo tra Lepida SpA, società in house di regione Emilia Romagna e l’Unione delle Terre d’Argine, per la gestione dei dati in un’unica struttura e con l’obiettivo di accrescere le caratteristiche tecniche conformi alle normative.
"L'Unione delle Terre d'Argine mette in campo un nuovo sistema di gestione dei propri dati - afferma Enrico Diacci, Sindaco di Novi di Modena con Delega al Servizio Informativo per l'Unione. Un'infrastruttura certificata di un'azienda pubblica che permette di sviluppare e ottimizzare una completa transizione al digitale. Nel nostro mondo sempre più interconnesso significa poter mettere a disposizione dei cittadini servizi digitali con un livello di prestazione al passo con i tempi degli anni 20. Tuteliamo una scelta di tipo pubblico nella gestione dei nostri servizi informatici in linea con quanto previsto dal Piano nazionale dell'informatica e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza". Il modello elaborato e gestito da Lepida SpA prevede una gestione in “condominio” del Data Center; una struttura efficiente per l’Information Technology della Pubblica Amministrazione. L’Unione potrà beneficiare così di servizi innovativi a costi contenuti, con il vantaggio di poter conoscere l’ubicazione dei loro dati, che pur essendo in cloud, risiederanno fisicamente in un luogo gestito e sicuro, dove ospitare i propri dati.
Questo accordo rientra nella Misura 1.2 del PNRR e completa un percorso intrapreso da tempo dall’Unione, che in precedenza aveva già sviluppato un sistema di disaster recovery per accrescere la sicurezza dei dati (cosiddetto "ridondante" a Ravenna e Parma).
Il PNRR si muove in sostanziale continuità con le strategie nazionali relative al processo di razionalizzazione del patrimonio ICT pubblico. Un percorso già avviato nell’ambito delle diverse edizioni del Piano triennale. I comuni dell’Unione delle Terre d’Argine si sono candidati alla Misura M1C1 che prevede di selezionare due tipologie di migrazione differenti denominate “Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT” ed “Aggiornamento di applicazioni sicure in Cloud”. Da un lato, il consolidamento dei servizi nelle infrastrutture (Infrastructure As A Service) digitali pubbliche individuate nei Poli Strategici Nazionali, dall’altra, l’adozione di un approccio orientato alla completa gestione del servizio (Software As A Service). Entrambe le tipologie di migrazione prevedono la “qualificazione” che rende più sicura l’acquisizione del cloud da parte delle amministrazioni, in linea con le indicazioni della Strategia Nazionale di Cyber Sicurezza.
“Per il tramite di Regione - afferma Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida - abbiamo realizzato e stiamo gestendo quattro data center. Prima del PNRR abbiamo effettuato un grande lavoro per fare in modo di portare i dati e i servizi degli Enti su queste strutture ed infatti ad oggi abbiamo oltre 19 PB di storage ed oltre 8.000 macchine virtuali in funzione. Con il PNRR abbiamo aumentato le filiere di certificazione, aggiungendo alla 9001, 27001, 27017 e 27018 anche la 14001 e ponendo una crescente attenzione alla sicurezza. Questo anche grazie a vari finanziamenti che stanno permettendo di realizzare un CSIRT a disposizione di tutti gli enti. L'Unione delle Terre d’Argine ha fatto da apripista sul profilo contrattuale raffinando anche un template poi utilizzato da tutto il territorio”.
Questo accordo consente sì di occupare uno spazio per allocare i dati, ma una parte rilevante per la gestione dei dati resterà comunque in capo all’Unione per continuare a definire la strategia complessiva del flusso informativo in capo all’Unione delle Terre d’Argine permettendo di definire una complessiva strategia territoriale in sintonia con le politiche nazionali e regionali.
“Grazie agli investimenti fatti in passato - dichiara Paola Salomoni, assessore agenda Digitale della Regione Emilia Romagna -, Lepida mette a disposizione dei propri soci le risorse tecnologiche necessarie ad affrontare le fasi della trasformazione digitale, così come concepiti anche dal PNRR. Continueremo ad investire sulla nostra in-house per garantire che sia possibile rispondere alle esigenze del territorio e dei cittadini anche attraverso società a controllo pubblico”.