In un anno sono stati aperti quasi un milione e mezzo di conti di gioco da ragazzi dai 18 ai 24 anni, si tratta di “portafogli elettronici” che consentono di giocare d’azzardo online. Un fenomeno in preoccupante crescita, che necessita di strumenti ad hoc per affrontarlo e prevenirlo. Giovedì 8 giugno alle 18 a Carpi, nell’ambito del progetto “Un argine all’azzardo”, è in programma un incontro che affronterà questo tema e quello della formazione degli operatori che lavorano a stretto contatto con i giovani   

 

E’ sufficiente registrarsi sul sito del concessionario per scommettere, poi si digita sui tasti dello smartphone e si punta su una roulette, su una squadra, o si smazzano le carte virtuali del poker. E così da quando esiste l’anagrafe del gioco d’azzardo online sono stati aperti centinaia di milioni di conti gioco. Di questa massa “di borsellini” sul web molti appartengono ai giovani: solo nel 2021, nella fascia d’età 18/24 anni (i minorenni non possono aprire conti di gioco) sono stati accesi più di 1.360.000 nuovi conti di gioco (dato nazionale), da affiancare ai 3.100.000 già attivi in quella stessa fascia d’età.

 

 

Dati che parlano chiaro, il gioco d’azzardo non è un fenomeno transitorio o di nicchia, e si insinua nei territori più congeniali, in particolare quello giovanile.   Ma perché il gioco d’azzardo online differisce da altre tipologie di gioco? Perché permette a chiunque di giocare con un semplice clic, senza doversi recare in luoghi specifici adibiti al gioco. Anche la modalità di pagamento cambia perché le carte di credito, le carte prepagate e i bonifici si sostituiscono ai contanti, ne consegue una diversa percezione delle perdite di denaro, avvertite anch’esse come virtuali; questi fattori rendono ancor più facile l’instaurarsi di una dipendenza.

 

Sono dinamiche che si ripetono anche nel il trading online, modalità compulsive di giocare in borsa tramite il web; nel mondo online, dove non esiste una dimensione concreta della realtà e del denaro, ogni limite diventa valicabile e cadere in disastri economici è molto più facile.   Per fornire agli adulti più vicini ai ragazzi strumenti interpretativi del gioco d’azzardo giovanile, giovedì 8 giugno è in programma, a Carpi, un incontro di formazione rivolto agli operatori di associazioni di volontariato, associazioni educative e società sportive, servizi sociali del territorio. L’obiettivo è conoscere da vicino i contesti che possono risultare propedeutici all’azzardo online, come i videogiochi, il mondo della finanza “smart”, dei soldi facili (attraverso il trading online) e le mille trappole disseminate nel mondo dei consumi digitali.

 

L’appuntamento è dalle 18 alle 20, presso la Casa del Volontariato di Carpi (Via Peruzzi 22, Sala 47, secondo piano), con l’incontro dal titolo “Il mercato dell’azzardo dentro e fuori dai suoi confini istituzionali. Giocare o scommettere nel mondo del gaming; giocare o scommettere nel mondo della finanza smart”.

 

Enrico Malferrari, responsabile del servizio formazione del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII e presidente del Coordinamento nazionale dei gruppi per gioco d’azzardo (Co.na.g.g.a.) ed Enea Mammi, dell’equipe di formazione del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII,  dibatteranno su come i mercati dell’azzardo si sono ristrutturati per ammaliare il target giovanile, le evoluzioni del gaming (videogiochi che si trovano in rete), fino ai metaversi e il fenomeno del trading online.  

L’ appuntamento si colloca nell’ambito del progetto “Un Argine all’Azzardo”, voluto dall’Unione delle Terre d’Argine e Ausl di Modena, per contenere le conseguenze dell’abuso del gioco in termini di salute delle persone, drammi familiari e disastri economici e sociali.  Il progetto mette a sistema la collaborazione di diversi soggetti territoriali integrando le rispettive competenze, esperienze e iniziative: CSV Terre Estensi Odv, CEIS A.R.T.E. Cooperativa Sociale, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII S.c.s. Onlus, Dedalo Odv, Federconsumatori Modena Aps.

 

 "Fino ad un decennio addietro era lecito, pensando alle forme più severe del disturbo da gioco d'azzardo, immaginare una persona di mezza età, dedita alle slot machine, preso dalla giostra della grande offerta, con la complicità di qualche solitudine esistenziale – sottolinea Enrico Malferrari, presidente del Coordinamento nazionale dei gruppi per gioco d’azzardo -. Oggi, con le grandi ristrutturazioni del comparto on-line, che hanno contribuito alla crescita di questo segmento di mercato, ormai egemone nel contesto complessivo del sistema azzardo, al fianco del nostro giocatore di slot machine, dobbiamo affiancare giovani giocatori attratti da contesti di gioco “smart” come il casinò on-line, le scommesse sportive in modalità live, ed altre forme apparentabili all'azzardo come il trading finanziario.  Occorre quindi, in qualità di curanti, puntare lo sguardo su queste galassie e provare a capirne i tratti fondamentali, quali ristori cerchino i giovani in questi mondi, quali riscatti, quali speranze”.  

 

Grazie al progetto Un Argine all’Azzardo - che nei prossimi giorni partirà con una campagna di sensibilizzazione - sono numerosi i servizi messi a disposizione della cittadinanza  per contrastare i rischi del gioco d’azzardo, a cui le famiglie dell’Unione possono accedere gratuitamente; tra questi il numero verde 800984224, gli sportelli di consulenza per il sovraindebitamento, gli sportelli di ascolto psicologico, i gruppi di sostegno settimanali per giocatori patologici e – ogni quindici giorni - quelli per i famigliari.  

Orari, indirizzi e informazioni sono reperibili dal sito www.unargineallazzardo.it 
 
 

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