Il sistema dei servizi socio-sanitari è stato messo a durissima prova negli ultimi anni dall’emergenza sanitaria che ha investito anche il nostro Paese. Un grido d'allarme arriva dai gestori dei servizi residenziali per la tenuta economica di un settore che ormai è entrato in una strutturale condizione di rischio, anche per l'impennata dei costi energetici.
Per assicurare la continuità di questi servizi e per migliorare la qualità degli stessi, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di stanziare nuove risorse proprie chiedendo di adeguare le rette a carico degli utenti, ferme dal 2009.
Anche l’Unione non è stata a guardare e di fronte a questa emergenza ha proposto alle parti sociali di mettere a disposizione ulteriori risorse, per attutire gli aumenti a carico delle fasce più deboli e per rendere il sistema tariffario più equo.
Questa mattina si sono svolti due incontri con le rappresentanze degli anziani e delle famiglie delle persone con disabilità; utenti dei servizi residenziali per i quali la delibera regionale del 18 dicembre scorso ha previsto un adeguamento delle tariffe ( + 4,10 euro al giorno) riconosciute ai gestori del servizio.
Le parti sociali hanno apprezzato lo sforzo messo in campo dall'Unione e hanno condiviso l'esigenza di salvaguardare il sistema dei servizi che vede un numero crescente di richieste, evidenziando inoltre che spesso le famiglie incontrano difficoltà a reggere i costi dell'assistenza, soprattutto quando non trovano risposte nel sistema pubblico.
Sia le parti sociali che istituzionali presenti, hanno condiviso infatti la preoccupazione di ampliare le risposte del sistema assistenziale e della sua sostenibilità, sia nei confronti degli anziani che sei disabili, per questo hanno convenuto di sollecitare la Regione ad un confronto ulteriore nel percorso di revisione dell'accreditamento di tali servizi che a breve dovrà essere completato.
Nei prossimi giorni è prevista la convocazione di alcune assemblee rivolte agli utenti delle strutture residenziali del distretto, per informare delle modalità del nuovo regime tariffario che andrà in vigore dal 1° febbraio, come previsto dalla delibera regionale.